Questione di stile (parte 2)

Che ci crediate o meno, la prima parte di questo “speciale” sembra essere piaciuta al mio selezionatissimo pubblico, quindi, perché no, proseguiamo. Ricordiamo innanzitutto che non è un giudizio su come si vestono i giocatori fuori dal campo, in una scala da “Butch Goring” (lo zero assoluto nello stile) a “Henrik Lundqvist” (il valore massimo). Senza ulteriori indugi, quindi, dopo un’altra doverosa menzione al sito NHLUniforms.com (da cui prendo tutte le immagini), continuiamo con la valutazione del look delle squadre della NHL affrontando il secondo blocco da cinque squadre, in cui sono compresi due club storici.

CHICAGO BLACKHAWKS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: un classico immutato praticamente dagli anni ’50, che ha superato il test del tempo e che rimane sempre attuale. La terna di colori utilizzati, poi, a me piace molto (non a caso il 95% delle mie magliette sono nere, rosse o bianche). L’unico appunto che si può muovere è la differente striatura sulla pancia e sui gomiti tra le due divise, ma la differenza è talmente minima da non creare affatto un “fastidio”, anzi. Insomma, promosso a pieni voti.
Storia: come ho già accennato gli Hawks sono abbastanza “conservatori”, come molti team storici. Hanno introdotto l’attuale disegno nel 1955 e da allora hanno cambiato pochissimo (una lieve modifica al logo, il contorno sui numeri, il nome). D’altronde, quando il disegno è riuscito, è bene toccarlo il meno possibile, facendo solo gli aggiustamenti necessari. Le terze divise nere utilizzate, poi, si integravano alla perfezione con il set standard, essendone basilarmente una ricolorazione (1996-2009) oppure la riproduzione di un layout storico (2010-12). Curiosità: gli Hawks sono stati la prima squadra nella NHL a utilizzare il nero come colore principale, alla fine degli anni ’20.
Miglior divisa: il problema in questo caso si riduce a decidere quale delle versioni del layout attuale risulta la migliore, e secondo me è un pareggio tra quella 1996-99 e quella attuale. Quella precedente al 1977 è un po’ povera, quella 1977-81 ha le strisce troppo strette, quella 1981-96 ha il contorno numeri troppo spesso, quella 1999-2007 ha lo stemma più piccolo e sembra perso nella divisa. La differenza tra le due “versioni migliori” sta solo nella presenza (o assenza) di un contorno color sabbia allo stemma, cosa che per me è indifferente.
Mia proposta: non toccate niente, lasciate tutto così com’è che va benissimo. Al massimo recupererei la alternate 2008-09, ma si può stare anche senza.

COLORADO AVALANCHE (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: ecco un’altra squadra con una combinazione di colori unica (“steel blue” e rosso borgogna) e abbastanza gradevole. Il logo è molto bello e secondo me nei top 3 dell’intera Lega. Il font dei numeri è molto bello e originale, e quello dei nomi è semplice e lineare. Non sono un fan dei nomi arcuati verticalmente, ma si può soprassedere. Quello che non mi piace proprio è il layout usato, che con quelle righine bianche davanti e i fianchi colorati diversamente dà un po’ l’impressione del patchwork. Insomma, è stato pensato male. Apprezzo però la alternate dal taglio classico, con tanto di scritta “COLORADO” al posto del logo, che come unico difetto ha la mancanza di strisce sulla pancia che la rende abbastanza spoglia.
Storia: gli Avalanche come tali esistono dal 1996. I loro precedessori Québec Nordiques avevano una delle divise più belle di sempre (@), ma anche gli Avs possono dire la loro. Il loro layout storico completava alla perfezione l’identità della squadra, con i profili “a forma di montagna” sia sulle braccia sia sulla pancia. La transizione alle divise RBK-EDGE del 2007 ha inferto un duro colpo alle loro divise (probabilmente il layout non era ritenuto realizzabile con i template a disposizione della Reebok), ma ripeto, si poteva comunque pensare qualcosa di meglio, come ad esempio una grande fascia blu dalla pancia in giù anziché i cosiddetti “side panels”. La alternate 2001-07 ha delle buone idee e un taglio classico, ma secondo me è peggiore di quella attuale.
Miglior divisa: non c’è competizione, e la palma di migliore va al layout classico. La mia preferita è la versione 1999-2007: il rosso di quella precedente era leggermente più chiaro (non conosco il nome esatto della sfumatura), mentre quello seguente/attuale fa un effetto migliore se accostato allo steel blue.
Mia proposta: forse dico un’eresia, ma ridurrei il borgogna a un colore secondario, insistendo principalmente sul blu; sarebbe inoltre un tributo al passato della squadra nel Québec. La proposta più “banale”, viste le considerazioni sopra esposte, sarebbe di riprendere il layout storico. La divisa scura diventerebbe blu, con le “strisce” sulle braccia e sulla pancia bianche; numeri e nomi bianchi, con contorno borgogna sui numeri e sui profili-montagna. Quella bianca avrebbe le “strisce”, i numeri e i nomi blu, con contorno borgogna anche in questo caso sui numeri e sui profili-montagna. La seconda proposta invece partirebbe dal layout dell’attuale terza, con il logo sul davanti al posto della scritta “COLORADO”. Colore di base blu, senza shoulder yoke; strisce sui gomiti bianche e borgogna (anziché bianche e nere), e strisce identiche sulla pancia; nomi e numeri così come sono (i nomi rimangono dritti anziché arcuati). Quella bianca invece avrebbe uno shoulder yoke blu; numeri e nomi (dritti) blu, con contorno borgogna sui numeri. Non sono sicuro sulle strisce, sono indeciso sul tenerle borgogna e bianche oppure renderle borgogna e blu. Dovrò fare alcune prove. In questo caso comunque si potrebbe recuperare la alternate 2001-07 e impiegarla come terza.

COLUMBUS BLUE JACKETS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: nel complesso, non c’è male. I colori sono azzecatissimi, così come il logo: entrambi questi elementi combinano il riferimento patriottico (il nome della squadra si riferisce all’esercito dell’Unione durante la guerra di secessione) e quello alla bandiera dello stato dell’Ohio (contenuta nel logo). Il font dei numeri è molto bello ed elegante, mentre quello dei nomi è forse troppo particolare. La stellina sui polsi, poi, fa da classica ciliegina sulla torta. La divisa però sembra spoglia, senza qualcosa che decora il fondo. Lo dico di tutte, lo so, ma l’impressione generale è che un elemento sulla pancia, anche minimo, sia necessario. Anche la alternate ha il suo perché, con l’uso del cosiddetto “vintage white”. Il font dei numeri però è orribile: un numero in stile display digitale o quasi è completamente fuori luogo su una divisa da hockey.
Storia: i Jackets esistono solo dal 2000, e quello attuale è solo il secondo layout da loro impiegato. Anche quello precedente nel complesso non era male; il rosso era forse troppo prominente, ma aveva comunque il suo perché. Quello che stonava era il logo, una combinazione delle lettere CBJ piuttosto pacchiana e più adatta a una lega minore. Per non parlare del primo stemma sulle spalle: una specie di calabrone (la mascotte “Stinger”) verde lime (per carità!). La alternate 2003-07 ha in pratica anticipato il layout attuale, ma il colore nero, diciamocelo, non c’entrava niente.
Miglior divisa: viste le considerazioni fatte in precedenza, quindi, incorono la divisa attuale dei Jackets come migliore della loro storia. Praticamente perfetta per la squadra.
Mia proposta: solo qualche piccola modifica. Innanzitutto, per riempire anche il corpo principale, riporterei la striscia blu (che sulla divisa scura rimane quindi “invisibile”) anche sulla pancia, contornandola di bianco e rosso come quella sulle braccia (prendendo spunto quindi dalla alternate 2003-07). Cambierei il font dei nomi, utilizzandone comunque uno in linea con i numeri (magari, perché no, lo stesso). E infine userei anche sulla terza lo stesso font del set standard.

DALLAS STARS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: nel mese di giugno, lo stesso giorno degli Hurricanes, gli Stars hanno rivelato un nuovo look, che insiste maggiormente sul verde e relega il nero a un colore secondario. In pratica, un ritorno, come gerarchie di colori, ai tempi in cui la squadra era nel Minnesota. Nel contempo è stato rivelato anche un nuovo logo, che però non mi convince. Il disegno, se ci fate caso, è molto simile (quasi uguale, nella divisa scura) a quello dei Chicago Blackhawks, ma non è proprio identico: ha quasi dovunque una striscia in meno, sulle divise bianche c’è lo shoulder yoke e il font è diverso. Gli Stars sono l’unica squadra a usare il verde come colore principale nel set standard, scelta che approvo. In quanto al disegno, c’è anche da dire che più di tanto, ormai, non si può inventare, e in NHL non si può neanche deviare più di tanto da certi “canoni”. La squadra ha deciso di utilizzare un layout già consolidato da tempo, con le opportune modifiche, il che mi trova d’accordo.
Storia: la storia degli Stars, da quando sono in Texas, è macchiata da due grossi errori. Uno sta nella scelta di divise estramamente anonime nella transizione al sistema RBK-EDGE del 2007 (se il layout con la stella era irrealizzabile, si poteva comunque pensare a mille layout migliori!), e l’altro sta nella creazione della famigerata “Mooterus”, la alternate 2003-06 che è ritenuta universalmente una delle peggiori divise di sempre. Il nome è dato dal fatto che quella che nelle intenzioni doveva essere una testa di toro è uscita più con la forma di un utero (verificate voi stessi: @). Il layout con la stella, però, è un’autentica gemma, in cui la creatività si è spinta fino al giusto limite. Il layout ideale per gli Stars, originale e perfettamente abbinato al nome.
Miglior divisa: non c’è storia, sicuramente quella con la stella. Decisamente splendida. Delle altre non mi dispiaceva il set standard 1995-99, classico ma con un tocco di originalità.
Mia proposta: nel caso degli Stars ce ne sono svariate. Quella più ovvia è il recupero del layout con la stella, però con una modifica: passare i nomi da tre a due colori, perché i tre colori creano problemi di leggibilità sulla divisa chiara (rimarrebbe solo il contorno dorato, quello nero sparirebbe). Sarebbe curioso poi riprendere il set 1995-99, utilizzando però l’attuale verde per la divisa scura, conservando la striscia nera sulle braccia e cambiando il colore delle strisce su gomiti e pancia in nero-bianco-nero (oppure, si può anche fare senza la striscia sulle braccia, nel qual caso quelle sui gomiti farebbero il giro completo). Oppure ancora, si può benissimo tenere il layout attuale, conservando però il font delle divise “anonime” (l’unica cosa salvabile di quel periodo).

DETROIT RED WINGS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: un classico imperituro, di una semplicità disarmante, ma con il giusto tocco di originalità (le maniche colorate sulla divisa bianca, il nome arcuato). Il logo, poi, è anch’esso nella mia top 3 della NHL, insieme a quelli degli Avalanche e dei Minnesota Wild. Promosso in pieno.
Storia: anche in questo caso, con i club storici c’è poco da scherzare. Alcune divise sono ritenute “intoccabili”, a tal punto che neanche i fan si azzardano a inventare un look differente, ma si limitano (a meno di casi eccezionali) a proporre delle alternate. Se fate caso, l’attuale layout è stato inventato negli anni trenta. Da allora le modifiche sono state irrisorie, l’ultima delle quali risale al 1986. Forse la più rilevante è stata il riposizionamento della striscia bianca sulla divisa rossa (sulla pancia piuttosto che sul fondo). Lo scarso successo del font originale adottato nel 1982 è sintomo di come non bisogna mai modificare “troppo” un classico come questo.
Miglior divisa: c’è bisogno anche di specificarlo? Quella attuale, con tanto di nomi arcuati (sic!), striscia bianca al fondo della divisa rossa e maniche rosse sulla divisa bianca.
Mia proposta: thou shalt not mess with the Red Wings jerseys. Ovvero: non toccate niente che sono perfette così, guai a farlo.

E con i Red Wings, che non mi staranno simpatici ma hanno obiettivamente uno dei look più belli dell’intera NHL (adoro la combinazione bianco-rosso!) chiudiamo la seconda parte della rassegna stilistica delle squadre NHL. Ci rivedremo quindi molto probabilmente verso la fine della settimana (spero anche prima!) con i prossimi cinque team. À bientôt.

Un pensiero riguardo “Questione di stile (parte 2)

  1. BLACKHAWKS: Bene la bianca. –
    AVALANCHE ; Non mi piacciono i colori ma la bianca non è male. Bene il Logo
    BLUE JACKETS : Carine tutte; molto originale quella di mezzo.
    STARS: Non acchiappa!
    RED WINGS: la migliore di questo gruppo. Bella la Bianca ( anche se toglierei ancora un po’ di rosso )
    10 al logo.

    Bacio accademico allo scrittore.

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