Questione di stile (parte 3)

Ottobre è ancora distante, e a me manca già da matti l’hockey. Insomma, un po’ per noia mi sono messo a seguire il baseball, cosa che non facevo ormai da anni. Oh, in fin dei conti il baseball non è neanche male; il problema sono solo gli innumerevoli tempi morti, cosa che fa preferire la visione in differita delle partite, dove i tempi morti vengono eliminati. Mi fa piacere che gli Atlanta Braves, squadra per cui tif(av)o, siano messi più che bene; mi fa un po’ meno piacere che i Toronto Blue Jays, squadra per cui simpatizzo vista la provenienza canadese, siano messi un po’ maluccio, ma non fanno neanche troppo schifo; recuperabile, insomma.
Comunque, torniamo a bomba e al nostro speciale “stilistico” sulle squadre NHL. A proposito delle considerazioni fatte la scorsa volta, prima o poi vi racconterò degli aneddoti su Butch Goring, giocatore fortissimo e correttissimo, ma con un senso dello stile tale che un truzzo qualsiasi sembra Lord Brummel. Ma non è questo il momento. Ora proseguiamo con la rassegna di altre cinque squadre da passare alla lente d’ingrandimento del buon gusto. Come sempre è doveroso citare NHLUniforms.com, la mia fonte principale per le illustrazioni del caso.

EDMONTON OILERS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: Si tratta dello stesso identico look che gli Oilers avevano nel periodo dei grandi successi, quando Wayne Gretzky trascinava una squadra infarcita di all-star e leggende a numerose Stanley Cup. La combinazione di colori è condivisa con gli Islanders, ma il layout è decisamente diverso. Tra l’altro, curiosità, le squadre sono nate nello stesso anno (1972). Il look in sè mi è sempre piaciuto e per me è uno dei classici intoccabili (o quasi), quindi è approvato in pieno.
Storia: neanche gli Oilers sono scevri di errori, nella loro storia: tra l’era Gretzky e quella attuale c’è stata qualche alterazione piuttosto discutibile nel look della squadra. Il cambiamento di colori del 1997 può essere accettato (è semplicemente lo “scurimento” di quelli storici), ma la rimozione di alcuni elementi (in primis lo shoulder yoke) ha impoverito la divisa. Il layout adottato nel 2007 con la transizione al sistema RBK-EDGE invece era decisamente brutto: le righine sul davanti non avevano un perché, mentre le strisce invisibili sulle braccia che mozzavano quelle trasversali sui gomiti creavano un effetto inguardabile. Meno male che gli Oilers hanno pian piano rimediato! La alternate 2001-07 è decisamente futuristica, troppo, e manca di un elemento fondamentale come il colore arancio.
Miglior divisa: su layout migliore non c’è molto da discutere, ma tra le varie versioni preferisco quella attuale: i numeri lievemente più stretti e con il contorno spaziato dal numero in misura minore sono più proporzionati.
Mia proposta: guai a voi se toccate qualcosa. Una alternate sarebbe comunque ben gradita: perché magari non osare con una versione arancione a numeri blu dell’attuale divisa scura?

FLORIDA PANTHERS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: uhm. Nel complesso il look attuale dei Panthers ha delle ottime potenzialità, ma ha svariati elementi che non mi piacciono proprio. Ad esempio, la mancanza di un elemento sulla pancia e il conflitto, già visto esaminando la storia degli Oilers, tra strisce sulle braccia e sui gomiti (dovrebbero essere, in teoria, elementi mutuamente esclusivi). Mi piace la combinazione di colori, praticamente invariata dalla nascita del club, ma il layout, come già detto, non mi convice per niente.
Storia: al di là dell’inutile alternate degli anni scorsi (completamente fuori luogo come combinazione di colori) e della discutibile scelta di adottare il blu come colore principale riducendo il rosso a un colore molto secondario, la storia dei Panthers è piena di ottime idee. Le peculiarità dei Panthers sono sempre state le strisce diagonali sui gomiti/polsi e gli shoulder yoke “puntuti”, cose che putrtoppo sono state abbandonate con il passaggio al sistema RBK-EDGE (che sembra aver fatto più danno che altro, da un mero punto di vista estetico). Anche la curvatura verticale dei nomi è stata una modifica non necessaria: faceva un po’ a pugni con lo shoulder yoke più spesso del solito e creava un effetto a “parentesi opposte”, non so se mi spiego.
Miglior divisa: quella originale del 1993 mi piaceva, era molto bella e ha fornito tanti begli spunti, ma secondo me il set migliore è quello 2006-07, che in pratica è un perfezionamento di quello originale: il rosso è stato scurito, i nomi leggermente rimpiccioliti e dotati di contorno, come i numeri.
Mia proposta: se fosse recuperabile il set sopra citato, andrebbero fatte alcune piccole modifiche: in primis, utilizzare la divisa rossa come principale e la blu come terza; e poi passare i nomi da tre a un colore sulla divisa bianca: così presentano qualche problema di leggibilità. Sulla divisa scura sono a due colori e vanno più che bene. Operando sul layout attuale, invece, la cosa da fare sarebbe rimuovere le strisce sui gomiti mantenendo quelle sulle braccia, ma bordate d’oro; poi andrebbe aggiunto qualcosa sulla pancia, ma non saprei neanche bene come (sarà che il layout non m’ispira molto…).

LOS ANGELES KINGS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: semplice, essenziale, lineare: con queste tre caratteristiche è difficile sbagliare. E in effetti il look dei Kings si presenta piuttosto bene. Le due divise non sono uguali, ma la differenza non è così abissale. Le strisce invisibili sulle braccia, evidenziate dalle bordature di colore contrastante, sembrano fuori posto e non necessarie (ma almeno non mozzano le strisce intorno ai gomiti). Il font dei numeri è personale e si addice all’identità della squadra, ma quello dei nomi…Verdana? Really? Ma quello che fa abbastanza pena è il logo, una specie di stendardo mal realizzato. Sarebbe stato sufficiente ricolorare la corona che già avevano (visibile sulla alternate) per ottenere un effetto decisamente migliore. A proposito della alternate, sono un po’ di parte: adoro il viola, specie se con il nero, e me la sono pure comprata.
Storia: come potete vedere, si possono distinguere tre periodi netti a seconda della combinazione di colori. I Kings hanno cominciato con i colori dei Lakers (NBA) per poi passare a quelli dei Raiders (NFL), che allora giocavano a Los Angeles anziché Oakland. In seguito hanno adottato una combinazione personalizzata che prende qualcosa dalle due precedenti, per poi gradualmente ritornare ai colori dell’era Gretzky. La alternate 1995-96 è etichettata come una delle peggiori divise di sempre della NHL, ed è soprannominata “Burger King” per lo stemma sul petto, che ricorda il re della nota catena di fast food. Molto interessante il set 1980-88, con il fascione sulle spalle/braccia del colore “opposto”. Il set più recente è molto moderno, però non so…visto così, il viola avrebbe dovuto contenere “una punta di rosso” (cit.) in più per risultare ancora migliore.
Miglior divisa: in questo caso, proprio non lo so. Ce ne sono varie che catturano la mia attenzione: il set 1992-98 per l’estrema linearità (e la miglior resa di numeri e nomi rispetto alle varianti precedenti), quello attuale che lo modernizza, quello 1980-88 per la particolarità.
Mia proposta: il set attuale può benissimo essere tenuto, con le seguenti modifiche: togliere le strisce invisibili sulle braccia, aggiungere la striscia sulla pancia anche sulla divisa scura, cambiare lo stemma tornando alla corona, e cambiare il font dei nomi con qualcosa di più adatto a una divisa da hockey, altro che Verdana; un font arrotondato simile a quello dei Senators andrebbe più che bene. Però un pensierino al recuperare la divisa scura 1980-88 come alternate lo farei.

MINNESOTA WILD (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: cominciamo col dire che quello dei Wild è il logo meglio riuscito (tra quelli attuali) di tutte le maggiori leghe professionistiche nordamericane: semplicemente geniale, che combina in un profilo di testa d’orso un paesaggio, combinando al meglio i due modi di intendere “wild” (fauna e paesaggio). Il set è fortemente disomogeneo, e questo non mi piace. La divisa bianca è praticamente immutata dall’inizio, e quindi non vedo perché mai è stato deciso di sostituire quella scura con qualcosa di completamente diverso, peraltro con poco verde (che sarebbe il colore principale della squadra) e spoglio sulla pancia. La alternate invece è fantastica, e sul petto ha un raro caso di “wordmark” che funziona anche su una divisa da hockey. Il font sulle due divise scure è ottimo, mentre su quello della bianca c’è da discutere. I numeri “barbuti” sono una peculiarità dei Wild che approvo (le decorazioni non sono eccessive), mentre il font sui nomi è decisamente troppo stretto e poco leggibile.
Storia: i Wild esistono dal 2000, e nella loro storia hanno variato molto poco. All’inizio avevano una divisa verde abbinata a quella bianca, che poi inspiegabilmente hanno sostituito con quella cosa rossa inguardabile. Almeno nella versione 2003-07 la divisa rossa aveva anche una striscia sulla pancia che la completava, ora neanche quella. Sempre più perplesso.
Miglior divisa: il set iniziale, nel suo complesso, era il migliore. Però, prendendo le divise singolarmente, non sono così convinto della superiorità della verde originale: la alternate attuale, con il suo sapore vagamente vintage, ha il suo fascino.
Mia proposta: la mossa da fare è una, principalmente: sbarazzarsi della divisa rossa. Poi si può operare in due modi: il primo consisterebbe nel recupero del set originale, mantenendo la alternate attuale; il secondo invece prende spunto dall’attuale alternate, che diventerebbe la divisa da casa (utilizzando il logo come stemma anziché la scritta), con la creazione di una versione bianca abbinata (mantenendo l’utilizzo del cosiddetto “vintage white” anziché un bianco “puro”). Si potrebbe a questo punto recuperare la verde originale e impiegarla come terza, però bisognerebbe chiedersi se serve progettare un nuovo stemma: non credo che la scritta in quel caso funzionerebbe. In ogni caso, se si recupera qualcosa dal set originale, va cambiato il font per i nomi usandone uno più largo.

MONTRÉAL CANADIENS (divisa attuale: @ storia: @)
Look attuale: stupendo e iconico. Questo è il “classico intramontabile” per antonomasia, praticamente immutato da quasi sempre. E’ quasi un sacrilegio anche solo pensare di cambiarlo. Vogliamo trovare il pelo nell’uovo? Le due divise non sono uguali, però ci possiamo passare sopra (gli elementi in comune ci sono).
Storia: possiamo notare come in effetti il set attuale sia il risultato di un progressivo ammodernamento di un qualcosa nato praticamente cent’anni fa. La divisa rossa è quasi uguale ad allora, mentre quella bianca ha subito più cambiamenti. Le modifiche sono state veramente piccole, al di là di quelle “obbligatorie” come l’introduzione del numero sulle maniche piuttosto che del nome sulla schiena. L’ultima innovazione è datata 1997: font più rotondo per i nomi e spaziatura tra numero e contorno su quella bianca. C’è da dire che il numero contenuto nelle strisce sulle maniche aveva il suo perché, sarebbe ancora una soluzione interessante. Peccato che ora sia improponibile, visto che le strisce sono sui gomiti (e quindi più in basso del numero).
Miglior divisa: anche in questo caso è solo questione di versioni. E visto che si parla dei Canadiens, premiamo i font più classici. La differenza tra i due usati tra il 1977 e il 1997 è minima, va a gusti. Io preferisco la seconda, un po’ più “standard anni ’80”, ma mi sento di dichiarare il pari merito.
Mia proposta: [*religioso silenzio*]

E con l’adorazione della divisa dei Canadiens, autentica icona della NHL, chiudiamo la terza parte di questa rassegna che ormai è arrivata a metà, così come il mese di agosto. Il che significa che manca un solo mese all’inizio della pre-season, e un mese e mezzo all’inizio della stagione vera e propria. Dovrei comunque aver finito prima di allora, perché allora ci sarà molto di cui parlare… Appuntamento con la parte 4, quindi, la settimana prossima (perché sì, anche gli scrittori vanno in vacanza, eccome…).

Un pensiero riguardo “Questione di stile (parte 3)

  1. OILERS: Molto bene la bianca!
    PANTHERS: Ni…qualcosa non mi convince
    KINGS: Belle prima e terza con preferenza, come sempre per la bianca forse la migliore di questo gruppo insieme con i Canadiens
    WILD: Triste! Decisamente no
    CANADIENS. Decisamente sì: la classica divisa da Hockey.

    OK!!!!! Come sempre!

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