Fuochi d’artificio

Come l’anno scorso, non parlerò di ogni singola giornata di gioco, perché diventerebbe un po’ oneroso per me e un po’ palloso per voi. Per i risultati in tempo reale c’è il sito ufficiale della NHL (prevedibilmente, nhl.com), mentre qui troveranno spazio considerazioni e riflessioni su un periodo temporale un po’ più lungo (una o due settimane, a seconda del mio tempo a disposizione). Qualche considerazione dopo le primissime partite, però, è d’obbligo.

Dopo due giorni si sono giocate sei partite, e si può dire che la stagione è partita in maniera decisamente pirotecnica. Nelle tre partite del primo giorno sono stati realizzati ben 26 goal, con una stratosferica media quindi di 8.67 a partita: altro che anni ’80! E la cosa, a me che sono un amante degli attacchi scoppiettanti, non può che fare piacere. Ieri si è segnato di meno (14 reti in tre partite), ma almeno quasi tutte le partite sono state equilibrate e combattute fino in fondo.

Intanto do i risultati per dovere di cronaca, poi parto con le considerazioni.

Martedì, 2013.10.01
Montréal Canadiens – Toronto Maple Leafs 3-4
Chicago Blackhawks – Washington Capitals 6-4
Edmonton Oilers – Winnipeg Jets 4-5

Mercoledì, 2013.10.02
Philadelphia Flyers – Toronto Maple Leafs 1-3
Detroit Red Wings – Buffalo Sabres 2-1
Colorado Avalanche – Anaheim Ducks 6-1

Quello che più salta all’occhio sono le due vittorie su due trasferte dei Leafs. L’anno scorso Toronto è tornata ai playoff dopo tanti anni dall’ultima volta, e quasi quasi riusciva anche a combinare uno scherzetto ai Bruins (ricordate il “suicidio sportivo” dei Leafs, gara 7, primo turno?). L’anno scorso i Leafs avevano dato segni di forte ripresa, e questo inizio è sicuramente un buon auspicio. Inoltre, la squadra ha anche annunciato l’estensione del contratto di Phil Kessel, il suo miglior realizzatore, per altri 8 anni. Spero che facciano davvero una buona annata.
Per contro, i Flyers hanno steccato la prima, andando sì avanti per 1-0, ma collassando in fretta verso fine partita. Nota positiva: i nuovi innesti importanti Lecavalier e Streit hanno costruito l’azione dell’unico goal.
Chicago comincia bene la sua difesa del titolo, portando a casa la vittoria dopo la festa pre-partita in cui è stato issato verso il soffitto del palazzetto lo stendardo celebrativo della Coppa 2013. Il mattatore della serata però è stato il bielorusso Mikhail Grabovski, liquidato dai Leafs in estate e subito ingaggiato dai Capitals, autore della prima hat-trick stagionale e dell’assist che ha permesso anche ad Alex Ovechkin di timbrare il cartellino.
Ottima vittoria dei Jets, che passano a Edmonton contro gli Oilers dei giovani rampanti, ma privi di pedine chiave quali Sam Gagner e Ryan Nugent-Hopkins, convalescenti. Degni di nota i tre assist del roccioso Dustin Byfuglien (e scommetto che il nome l’avete solo guardato, perché indovinarne la pronuncia dal niente è come fare 6 al Superenalotto) e la doppietta di Michal Frolík, neo-acquisto in casa Jets.
E poi non si può spendere due parole per il sonoro 6-1 degli Avalanche ai danni dei Ducks. Colorado, guidata da quel Patrick Roy che ha passato tanti anni a difendere la sua porta, ha letteralmente dominato. Il portiere Semën Varlamov è arrivato ad appena 7 secondi dallo shutout, rovinato da Jakob Silfverberg. Tra l’altro a fine partita Roy e il suo omologo dei Ducks Bruce Boudreau si sono messi a litigare, con Roy che è pure stato espulso, come conseguenza di tafferugli sul campo nati sulla sirena di chiusura. Due assist, di cui uno spettacolare alla cieca, per Nathan MacKinnon, prima scelta assoluta del Draft 2013 e attesissimo al debutto: non ha certo tradito le attese.
Ma non solo MacKinnon si è fatto valere: ci sono stati altri tre giocatori che sono andati a bersaglio alla loro prima partita NHL: Luke Gazdic (EDM), Jacob Trouba (WPG) e Zemgus Girgensons (BUF).

Da segnalare inoltre anche una brutta notizia. George Parros, enforcer dei Canadiens, si è infortunato seriamente, riportando una commozione cerebrale. Parros si stava scazzottando per la seconda volta nel match contro Colton Orr, suo “pari ruolo” dei Leafs, quando questi è finito a terra rimanendo attaccato alla sua divisa, trascinandolo con sè e facendolo schiantare di faccia sul ghiaccio senza che Parros potesse attutire il colpo. Orr ha subito capito la gravità della situazione, avendo vissuto la stessa situazione a parti invertite, e ha subito chiamato il medico dei Canadiens. Parros ha passato la notte in ospedale e stamattina è stato dimesso, ma dovrà rimanere fuori dai giochi a tempo (per ora) indeterminato. Per la cronaca, sia Orr sia Parros sono stati espulsi, ma la decisione non ha niente a che vedere con l’incidente (probabilmente è dovuta all’aver combattuto due volte).

Questa notte avremo altre otto partite. All’atteso debutto i Penguins di Crosby, che riceveranno i Devils di Jágr. Per i Devils in porta dovrebbe giocare Cory Schneider, e se così fosse si tratterebbe della prima volta dal 1994 che per New Jersey il portiere della prima stagionale non è Martin Brodeur. Interesse anche per vedere all’opera Jarome Iginla e Loui Eriksson in maglia Bruins, contro i Tampa Bay Lightning. Prima partita stagionale anche per i miei Canucks, che faranno visita ai San Jose Sharks, la squadra che li ha eliminati dagli scorsi playoff. Dopo le partite di oggi, quattro squadre dovranno ancora giocare: Carolina, Columbus, NY Islanders e Ottawa; lo faranno domani, contro rispettivamente Detroit, Calgary, New Jersey e Buffalo.

Per ora quindi è tutto. Sediamoci comodamente in poltrona, o alla scrivania (dipende dal mezzo con cui seguirete la stagione), e continuiamo a goderci questo campionato, partito con il piede giusto.

PS: per i curiosi, il cognome del “roccioso difensore” dei Jets si legge bàflin.

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